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artiamo da una fotografia dello stato di fatto dell’attuale situazione della mobilità, urbana ed extraurbana, nella Città di Bologna e zone limitrofe. Il rapporto CittàMEZ 2020, sviluppato da Legambiente e dall’Associazione Motus-E. indica Bologna come una delle cinque grandi città italiane dove più di un terzo degli spostamenti avviene con mezzi a mobilità sostenibile. Gli spostamenti di definiscono sostenibili quando avvengono a piedi, bici, tram o bus elettrico, treno, metropolitana o mezzi elettrici, privati o in condivisione, dal monopattino all’auto elettrica.

Dal 2016 Bologna si è dotata di un PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che ha come obiettivo quello di rendere l’ambiente più salubre riducendo le emissioni in atmosfera. Al 2016 si evidenzia che il 42% degli spostamenti avviene in auto, il 27% a piedi, il 21% con mezzi pubblici, il 5% in in bicicletta, il 4% in moto e il restante 1% con altri mezzi di trasporto.

L’obiettivo del PUMS è quello, al 2030, di dimezzare gli spostamenti in auto passando dal 42% al 22% e incentivare quelli con il trasporto pubblico e in bicicletta passando rispettivamente al 28% e al 18%.

Il Tram, insieme al Servizio Ferroviario Metropolitano SFM ed alle linee Metrobus, costituiscono la rete portante metropolitana definita di I livello. Il PUMS punta inoltre all’organizzazione dello spazio pubblico secondo modelli che favoriscano in maniera diffusa la sicurezza e tutelino le componenti di mobilità attiva, in particolare nei centri abitati ma anche nelle strade extraurbane provinciali per favorirne la percorribilità e l’attraversamento. Tram e Città30 quindi viaggiano in questa direzione.

Il tram

La nuova rete tranviaria di Bologna è stata organizzata su quattro linee tra loro interconnesse: Linea Rossa, Linea Verde, Linea Gialla, Linea Blu. Attualmente è in corso di realizzazione la Linea Rossa in quanto i cantieri sono già iniziati, e collegherà il Terminal Emilio Lepido con Michelino Nord e la Facoltà di Agraria/CAAB, mentre nella primavera del 2024 è previsto l’inizio dei cantieri della Linea Verde che collegherà Corticella con il Deposito Due Madonne.

Il Tram ha molteplici vantaggi. Muovendosi su sede riservata è un mezzo regolare e puntuale in quanto riduce al minimo le interferenze con il traffico veicolare privato. E’ facilmente accessibile perché tra loro le fermate disteranno non più di 500 metri e prive di barriere architettoniche. Ha una capacità di trasporto elevata, 200/210 passeggeri, circa il doppio dei filobus snodati. E’ un mezzo elettrico quindi contribuisce alla riduzione delle emissioni. Offre un alternativa allo spostamento privato per cui contribuirà a ridurre la circolazione di veicoli privati nelle strade. Ha accelerazioni e frenate graduali, per cui è un mezzo sicuro, ed è confortevole in quanto grazie a queste caratteristiche consente di svolgere altre attività tipo lettura durante il viaggio.

Esperienza analoga a quella di Bologna è il caso della Città di Firenze che ha visto inaugurare la prima linea nel 2010 (oggi le linee sono 3 e se ne prevede l’ampliamento). Dalla sua realizzazione il Tram a Firenze ha contribuito ad un risparmio di oltre 55 milioni di tonnellate di C02 con circa 140 mila passeggeri trasportati al giorno. Il Tram a Firenze, ma anche nelle altre città in cui è presente come Milano, Torino, Roma, Palermo ed altre Città per un totale di circa 430 Km di rete in tutta Italia, ha modificato la mobilità in positivo con evidenti benefici per l’ambiente e la salute dei cittadini. Da un campione di cittadini e fruitori intervistati sul gradimento del Tram a Firenze, il 90% si definisce soddisfatto ed il 97% ne apprezza regolarità e puntualità. In generale il 75% del campione intervistato ha attribuito a questo mezzo di trasporto un voto pari o superiore a 8.

Città 30

Dal 1° luglio Bologna è la prima grande “Città 30” in Italia, uno dei progetti strategici del programma di mandato del Sindaco Matteo Lepore. Il PD ha presentato in Parlamento una proposta di legge nazionale per le Città 30, e la Segretaria Elly Schlein all’inaugurazione della Festa dell’Unità a Bologna ha spronato l’amministrazione ad andare avanti su una scelta così coraggiosa. E’ una Bologna con strade più sicure, vivibili, tranquille, belle, verdi, respirabili, meno rumorose.

Passa a 30 km/h la maggior parte delle strade urbane, dove le persone vivono, ci sono negozi, servizi, fermate del bus, scuole, parchi. Restano a 50 km/h le strade di scorrimento con molte corsie. In proporzione circa il 70% delle strade sarà a 30 Km/h mentre il restante 30% sarà a 50 Km/h.

Obiettivo principale è la sicurezza stradale in quanto la maggior parte degli incidenti in ambito urbano avviene per eccesso di velocità. L’80% delle vittime di incidenti stradali sono ciclisti, pedoni e motociclisti. Essere investiti a 30 Km/h equivale come impatto a cadere dal primo piano di un palazzo con probabilità di morte del 10%, mentre essere investiti a 50 Km/h equivale a cadere dal terzo piano di un palazzo con probabilità di morte pari all’80%.

Inoltre andando a una velocità più bassa ma costante il traffico è più fluido con minori emissioni rispetto a continue accelerate e frenate tipiche dei 50 Km/h.

Ma non è solo un limite di velocità in quanto grazie a Città30 verranno create isole ambientali, zone residenziali e zone a traffico pedonale privilegiato rendendo più vivibile la Città. Questa misura è presente in molte Città d’Europa già da diversi anni e i benefici, laddove Città 30 è presente, sono tangibili e apprezzati. Sarà cosi anche a Bologna.

Il Passante di Mezzo di Nuova Generazione

La realizzazione del Passante di Mezzo di Nuova Generazione nasce dall’esigenza di risolvere un nodo, che si trascina da tempo, che è quello del traffico di transito e attraversamento dello snodo di Bologna che, si ricorda, è lo snodo più importante in Italia per il traffico stradale, ferroviario ed aereo. Infatti Bologna, per la sua posizione geografica che consente di raggiungere molte altre destinazioni in poco tempo, è usata da molti turisti e lavoratori, oltre che dai residenti, che arrivano in treno o aereo a Bologna per visitarla o usarla come tappa di interscambio per altre destinazioni. Inoltre a Bologna confluiscono quattro importanti arterie autostradali: la A14 Adriatica proveniente da Ancona/Pescara, la A1 da Firenze, la A1 da Milano e la A13 da Padova. Questa intersezione genera un traffico veicolare molto elevato che attraversa il nodo di Bologna al quale si aggiunge il traffico di persone che devono, con la tangenziale, raggiungere velocemente la parte opposta della Città. Questo genera continue code in tangenziale e autostrada, con congestionamento del traffico e veicoli incolonnati a motore acceso per molte ore del giorno, che provocano inquinamento continuo.

La realizzazione del Passante di Mezzo, la cui scelta è stata obbligata causa l’impossibilità di realizzare il Passante Sud o il Passante Nord, si basa sul principio dell’allargamento della sede stradale di tangenziale (portandola a 3 corsie più emergenza per tutta sua lunghezza tranne il tratto tra le uscite 6 e 8 che sarà a 4 corsie più emergenza) e della sede autostradale portandola a 3 corsie più emergenza (attualmente non vi è corsia di emergenza ma terza corsia dinamica). Il Passante di Mezzo è definito di Nuova Generazione in quanto sono previste lungo tutto il suo tragitto opere di compensazione di verde e di tutela dell’ambiente grazie alle quali il Passante ha ricevuto la certificazione ENVISION con livello Platinum che è il più alto livello raggiungibile. Al Passante sono stati riconosciuti alti livelli qualitativi in tutte le macroaree individuate per la valutazione: qualità della vita, uso sostenibile delle risorse, tutela e rispetto del clima e dell’ambiente, collaborazione e costante comunicazione nella definizione del piano.

Infatti il Passante di Mezzo di Nuova Generazione prevede: 140 ettari di interventi complessivi di cui 29 ettari di nuovi parchi urbani fruibili con oltre 34mila nuovi alberi e 60mila nuovi arbusti. Saranno realizzati 2,3 MW di fotovoltaico minimo richiesto per compensare le emissioni oltre a 50 MW di fotovoltaico richiesto e ottenuto dall’Amministrazione Comunale di Bologna da collocare in edifici e spazi pubblici individuati da Comune di Bologna e Città Metropolitana. Saranno inoltre 50mila i metri quadri di barriere fonoassorbenti trattati con vernici fotocatalitiche.

Inoltre, per migliorare l’accessibilità al sistema tangenziale e autostradale, sono stati individuati alcuni importanti interventi di completamento della rete viaria a scala urbana/metropolitana che rendono più fluido il sistema infrastrutturale nel suo complesso portando benefici in termini trasportici e conseguentemente di sicurezza e di tipo ambientale. Tra questi nuovi svincoli, riqualifica e realizzazione di sottopassi, nuove rotatorie, nuova viabilità anche ciclabile con 15 Km di piste ciclabili.

Il Passante di Mezzo di Nuova Generazione è quindi un’opera infrastrutturale che serve alla Città di Bologna, di valenza nazionale, che migliorerà nel suo complesso la viabilità extraurbana di tutto il nodo interessato.

Pasquale Rizzo

Ingegnere, esperto di sicurezza sul lavoro. Vive a Bologna.

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Pasquale Rizzo

Ingegnere, esperto di sicurezza sul lavoro. Vive a Bologna.