a cura di Karina Kozhakhmet e Antonio Favara

L’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (UNAOC), network ONU per il dialogo interculturale, la comprensione reciproca, e la cooperazione, collabora con il Segretariato del Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali, la cui VIII edizione è programmata per il 17/18 settembre 2025 ad Astana, Capitale del Kazakistan, cui partecipano alti rappresentanti di tutte le religioni mondiali e tradizionali, politici affermati, personaggi pubblici, dirigenti di organizzazioni internazionali.

Il Congresso costituisce quindi un’importante opportunità per la pace globale in tempo di guerra. Secondo il Capo del Segretariato del Congresso Maulen Ashimbayev, Presidente del Senato del Parlamento del Kazakistan, il Congresso nel corso degli anni è diventato un network valido per promuovere il dialogo interreligioso, ed unire gli sforzi dei leader spirituali per risolvere i problemi più urgenti del mondo moderno.

Gli obiettivi del prossimo congresso sul “Dialogo delle religioni: sinergia per il futuro” saranno la ricerca di punti di riferimento universali nel mondo e nelle forme religiose tradizionali, ed il funzionamento di un’Istituzione interreligiosa internazionale permanente per il dialogo tra comunità religiose, per adottare decisioni concordate.

In particolare, uno dei principali obiettivi del Congresso per il 2023-2033 è di “Proteggere e preservare gli oggetti che recano simboli e gli oggetti del patrimonio storico e culturale appartenenti alle religioni mondiali e tradizionali”.

In questo contesto, tra le “Aree di attività prioritarie ed i meccanismi per l’applicazione delle Dichiarazioni del Congresso”, si evidenzia lo “Sviluppo della diplomazia spirituale, ed il rafforzamento della partnership del Congresso con istituzioni e piattaforme internazionali”, “Riconoscendo il ruolo fondamentale dell’Alleanza delle civiltà delle Nazioni Unite nel ridurre le tensioni interculturali e costruire ponti tra comunità attraverso il dialogo interreligioso e interculturale, e alla luce dell’Alleanza che amplia la sua agenda, le entità del Congresso intendono rafforzare la cooperazione con questa organizzazione internazionale.”

Il 25-27 novembre 2024, in occasione del X Forum Globale UNAOC – a Cascais, in Portogallo, intitolato “Uniti nella Pace: Ripristinare la Fiducia, Rimodellare il Futuro. Riflettendo su Due Decenni di Dialogo per l’Umanità” -, l’Alto Rappresentante Miguel Ángel Moratinos aveva distribuito ai partecipanti al le proprie “Raccomandazioni per la Salvaguardia dei Siti Religiosi”, rispondendo così alla sfida lanciata dai partecipanti del Panel inter-religioso del precedente IX Global Forum UNAOC a Fez (Marocco) nel 2022, che unanimemente avevano invocato risultati concreti.

D’accordo con l’amb. Moratinos il Dott. Enrico Molinaro – Coordinatore nazionale della Fondazione Anna Lindh-ALF in Italia e Presidente di Prospettive Mediterranee-PM-, aveva promesso al panel dei leader religiosi a Fez l’organizzazione di una serie di Seminari interreligiosi a porte chiuse dedicati a questo obbiettivo, come ha ricordato nel proprio intervento concludendo, su invito di Moratinos, il citato Global Forum dell’UNAOC a Cascais.

Le Raccomandazioni di Moratinos, abbracciando i Principi di libertà religiosa, libertà di accesso ai siti religiosi, e rispetto dell’autonomia delle comunità religiose, si articolano in: 1) Obiettivi specifici di protezione dei Siti Religiosi 2) Principi applicabili ai Siti Religiosi 3) Diritti religiosi e culturali che si applicano a tutti i visitatori ed i residenti. Le parti con un interesse riconosciuto nei principali siti religiosi considerano come principi vincolanti a livello internazionale, la cui piena osservanza può garantire un clima pacifico, la protezione della vita dei fedeli e dei rappresentanti religiosi dagli attacchi terroristici, ed il divieto di distruggere i luoghi di culto, o di discriminare tra comunità religiose.

Questa lista di principi, risultato di vent’anni di ricerca scientifica e Second-Track Negotiations dal 2006, secondo Molinaro sono già vincolanti per il diritto internazionale, per effetto di consuetudini locali o di dichiarazioni unilaterali vincolanti coerenti con tali principi. La metodologia di questa ricerca multidisciplinare è fondata sul concetto di Identità collettive, per cui i siti religiosi non sono solo pietre ed edifici, bensì simboli delle rispettive comunità, religiose o nazionali, e quindi è necessario sviluppare un Glossario condiviso.

Anche in vista dell’XI Global Forum UNAOC ospitato dal Regno dell’Arabia Saudita alla fine del 2025 Moratinos ha proposto di istituire un Comitato di alto livello, composto da Rappresentanti di tutte le Religioni e di Enti delle Nazioni Unite – tra cui il Presidente dell’Assemblea Generale in rappresentanza di tutti gli Stati membri – per monitorare l’attuazione del Piano d’azione delle Nazioni Unite per la salvaguardia dei siti religiosi. L’UNAOC costituirà il Segretariato del costituendo Comitato, che convocherà una volta all’anno una riunione per monitorare e valutare l’esecuzione del Piano.

L’Italia, attraverso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI), potrebbe svolgere un ruolo propulsivo ed innovativo in questo campo oggi così delicato, e non a caso il Ministro degli eesterievvicepresidente del Consiglio On. Antonio Tajani, con una visione lungimirante, ha nominato dal primo gennaio 2023 il responsabile degli esteri de L’Osservatore Romano Davide Dionisi come Inviato speciale del governo italiano per la promozione della libertà religiosa nel mondo.

In particolare, il Coordinatore per le politiche di pace e sicurezza delle donne, dei giovani e per la mediazione presso la DGAP ha competenze afferenti a quelle dell’UNAOC, potrebbe facilitare in modo produttivo e fruttuoso anche i contributi della società civile italiana, in particolare attraverso la Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo (RIDE, Capofila nazionale ALF), cui il MAECI ha affidato il ruolo di Focal Point UNAOC in Italia.

Un esempio di tale contribuito è stato il Seminario organizzato in collaborazione con le citate RIDE e PM presso la sede centrale del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Roma il 18 aprile 2023, i cui risultati hanno contribuito ad aggiornare, su richiesta del suo Alto Rappresentante, la strategia regionale UNAOC sul dialogo interculturale e la cooperazione per il Mediterraneo, per allinearla alla realtà attuale e agli obiettivi stabiliti dall’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, tenendo presente che le Nazioni Unite non riconoscono l’area e la comunità del Mediterraneo.

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Karina Kozhakhmet

Karina Kozhakhmet ha conseguito un Master in Scienze politiche presso l'UMCS, ed attualmente sta conseguendo un altro Master presso l'Università Sapienza di Roma. Ha lavorato in vari ruoli a supporto di ONG, progetti finanziati dall'UE e istituzioni diplomatiche. Lavora come National Assistant Coordinator per la "Fondazione Anna Lindh" in Italia, specializzandosi in coordinamento di progetti, organizzazione di eventi e pubbliche relazioni. Ha supportato iniziative diplomatiche tramite tirocini presso l'Ambasciata del Kazakistan in Polonia ed il Ministero degli Affari Esteri del Kazakistan.