Storico dell’ambiente con interessi interdisciplinari e transdisciplinari. Attualmente, sono dottorando in Mutamento Sociale e Politico presso le Università di Torino e Firenze. Mi occupo della storia contemporanea delle politiche ambientali per l’industria in Italia, con un focus sulle aree industriali e deindustrializzate della città di Napoli. Faccio riferimento alle lezioni della storia ambientale urbana e dell’industria, intrecciandole con prospettive della sociologia ambientale, con lo studio della legislazione per l’ambiente e con le traiettorie evolutive dell’eco-ingegneria. I miei interessi includono la storia industriale e la storia del lavoro in Italia, la storia della tecnologia e la storia della deindustrializzazione. Sul piano sociologico e politologico, mi sono rapportato alle actor network theories, agli studi socio-tecnici, all’ecologia politica.
Il mio principale oggetto di ricerca è stato, ad oggi, la storia ambientale della area est di Napoli, alla quale ho dedicato una monografia in lingua inglese, edita da The White Horse Press (2021), dal titolo The Swamp of East Naples. Environmental History of an Unruly Suburbs.
In merito alle mie competenze trasversali, ricopro il ruolo di associate editor e mi occupo del social media managing della rivista internazionale “Global Environment”, dal 2020. Dal 2021, sono coordinatore della redazione web e social media manager della Società Italiana di Storia Ambientale. Dallo stesso anno, collaboro col gruppo di ricerca su “Deindustrialization and the Environment Initiative” all’interno del progetto transnazionale “DePOT – Deindustrialization and the Politics of Our Time”, promosso dal Social Sciences and Humanities Research Council of Canada. Ho collaborato, in qualità di consulente storico ed esperto dell’area est di Napoli, con numerose associazioni no profit nella provincia di Napoli e con la Universitat politècnica de Catalunya – Barcelonatech; l’AIS – Sezione Territorio; la Scuola Politecnica e delle Scienze di base – Dipartimento di Architettura della “Federico II”; la Technische Universitat Dresden.
